Domani riprendo a lavorare, dopo 3 settimane di ferie, quelle estive. Si lavora tutto agosto e poi prossimo stacco a natale. Non ho voglia di riprendere, so che può essere scontato ma è qualcosa di diverso del normale scazzo: ho perso gli stimoli, sento che devo fare altro nella vita ma non riesco a capire cosa e francamente mi manca il coraggio. Mi sento in claustrofobia totale. Non è questo quello che voglio.
Cose a sprazzi:
S. che si è fidanzato con quella della palestra che lui stesso definiva “sembra un maschio, zero femminilità, non ha forme, ecc” mi fa un po’ sorridere: ha passato mesi e mesi a criticare il suo amico perché si è fidanzato con una che inizialmente non gli piaceva, gliene ha dette di ogni alle sue spalle e poi, lui ha fatto uguale, compreso l’essere diventato uno schiavo, a quanto mi dicono gli altri. Ma tant’è. Boh, rimango sempre molto sconcertata dalla complessità dell’animo umano. Ma come mi dice F., a farsi mille domande ci si distrugge e basta.
Ho sfanculato W. nel peggiore dei modi, ma non potevo fare altro. Siccome tende sempre a pasticciare ogni cosa, a non discutere mai in modo sincero, a negare ogni singola parola che dice e a mettere in bocca cose mai dette, ho registrato la chiamata, l’ho sbobinata e gliel’ho mandata via mail. Ho davvero fatto così. Poi sotto gli ho scritto che effettivamente la sua ex aveva ragione: lui è solo un cazzo di commediante. So che questa cosa l’ha mandato completamente in bestia, ma so anche che avevo ragione. Non è presunzione: quando so di avere ragione spingo l’acceleratore. Altrimenti me ne sto buona e difficilmente provoco o insulto se so di avere le mani in merda.
Lui era tutta una merda!
Mettiamo un po’ di foto? Ma sì, ne ho parecchie, è molto che non scrivo e sono indietro di un bel po’.
Ah, prima delle foto: a Santorini è andata molto bene. Ne avevo bisogno. Volevo il mare, il sole, la pelle appiccicosa di salsedine, e la stanchezza della sera. Ho visto il cratere, ho fatto il bagno nel fango naturale vulcanico, ho letto tantissimo, ho visto il famosissimo tramonto di Oia (che sì, ok molto bello, ma l’Australia gli dà la biada), ho fatto acquisti, ho fatto il giro in barca a vela, ho fatto amicizia con cani e gatti, ho mangiato tanto buon pesce e mi sono fatta una bella vacanza.
Vado di foto, partendo da un po’ prima di Santorini. Foto un po’ a cazzo, ma che raccontano qualcosa:
Ho un problema. Ho deciso di sistemare tutti i miei orecchini che avevo messi un po’ ovunque. Ora basta, ho detto. Li sistemo. E li ho contati. Ne ho 95. 95 paia di orecchini. Cazzo.
Ah, e ho anche 46 cinture. Seguiranno foto, più avanti: le ho messe tutte in un cassetto ma devo trovare un portacinture.
Ma andiamo avanti:
Sono uscita con F., un amico di redazione che ho sempre stimato molto. Siamo andati a bere qualcosa fuori, ho passato del bel tempo. Ero vestita così (metto la foto perchè è un periodo che cambio un sacco di volte e metto un po’ di tutto):
(io amo questi sandali)
A proposito di stili. Ho comprato questo body qui che lo ammetto, è brutto, è strano, sembra il bodino dei bimbi con i disegnini tutti infantili, ma boh, a me piace!
(l’ho dovuto tenere chiuso il bodino perchè è molto aperto davanti, ma ho già comprato un reggiseno blu da atteggio che va benissimo)
Gli occhiali della Ralph Lauren che mi regalò mia cognata: “perchè non sono i soliti occhiali e te non porti roba normale”, anche st’estate me li sono portati ovunque. Abbinarli è un casino e infatti siccome non ne capisco un cazzo non li abbino e me ne sbatto il cazzo. Qui ero in reggiseno però. Da abbinare sono stati facili.
Ho trovato un piccione morto in un cestino. E la cosa mi ha fatto specie. So che uno dice: vabbè, lo trovi per terra, dove lo metti? Ok, ma vederlo, realizzarlo lì nel cestino mi ha fatto specie ecco.
Prima di partire, ogni sera mi mettevo a studiare il libro di Giulio Mozzi “L’Officina della Parola”, un manuale completo e fatto proprio bene. Ce l’ho da un paio d’anni ma non manca mai occasione di riaprirlo e ristudiarlo. Ovviamente ogni volta che studio ho il mio assistente:
E andiamo a Santorini! Solo qualche foto che ne ho fatte veramente tante:
Primo giorno. Rido rido, rido un cazzo: mi ero persa (e si vede l’occhio stanchissimo)
il the chiesto in un ristorante chic di pesce:
Ai piedi del cratere:
Ho mangiato qui, per vedere il tramonto (e per mangiare del buon pesce):
(foto tramonto segue sotto)
Ma ovviamente ho anche mangiato qui, con il loro menù!
Le porte del paradiso (ce ne sono un sacco):
io e gli smoothie. Ne avrò bevuti a litrate:
Vado a cena!
Visita al cratere e bagno nei fanghi vulcanici:
Tatuaggio coperto con bandana per proteggerlo dal sole, avendolo fatto da poco, ovvero: fare schifo anche al mare!
Attese greche:
I pomeriggi di mare:
Le sere di mare:
Le notti di mare:
E poi le cose di mare strane, ma strane davvero. A bordo della superstrada, questo posto, recintato, arrugginito e dimenticato:
dettagli:
E finalmente arriviamo ai tramonti. Che dicono che qui a Santorini siano i più belli del mondo (ovviamente foto senza filtri né modifiche e fatte con samsung S6):
primo tramonto, foto fatta dalla terrazza del ristorante, città di Acrotiri
Secondo tramonto, foto fatta dalla barca, città di Fira. Tramonto in tre fasi:
Terzo tramonto fatto dal punto più alto della città, città di Oia (seguono foto della città):
Che ok, niente male come tramonti però non voglio fare la smorfiosa ma dopo aver visto questo qui, Australia, non ho ancora trovato nessun tramonto a emozionarmi a tal punto (anche qui, foto naturale, niente modifiche):
Ogni volta che la rivedo, un colpo al cuore.
Torniamo a Santorini.
Città di Oia:
A Oia, le persone arrivano circa due ore prima del tramonto per poter avere i posti di visibilità migliore e aspettano lì seduti dove meglio possono:
E poi quello che mi ha emozionata più del tramonto stesso: le barche. Le barche che si fermano in mezzo al mare, si direzionano tutte verso il tramonto e stanno lì, immobili, prima di riprendere la navigazione
Purtroppo però a Santorini l’acqua esce salmastra dalle docce, dai rubinetti, ecc. Il che significa che al di là del lavarsi sempre in acqua semi salata, i miei capelli hanno iniziato a prosciugarsi completamente. Iniziavano a sembrare tipo i rotoli di cespugli secchi delle strade americane. Ho iniziato a comprare al super bottiglioni d’acqua per sciacquarmi i capelli. Al rientro è stato d’obbligo il parrucchiere per spuntatina + trattamento ristrutturante:
Felice di andare dal parrucchiere e in ansia di andare dal parrucchiere (che quando vedono dei capelli molto lunghi si sentono tutti creativi e fanno sempre quel cazzo che gli pare):
Felicissima del dopo parrucchiera: è stata onesta, mi ha fatto solo una spuntatina e mi ha riportato in vita i capelli. Non è per vanità, davvero o per ossessione di averli lunghi: è che li ho sempre portati lunghi e io “sono” con i capelli lunghi. Se li taglio, taglio una parte di me
Penso di aver riepilogato un po’ tutto. Mancano ancora alcune cose ma sono robe a margine, magari al prossimo giro.
23.30: pubblico e vado a letto. Dopo 3 settimane domani la sveglia torna prepotente alle 06.00.